L’AQUILA – “Da oltre tre mesi la società non paga lo stipendio al personale in forza e non paga tutti gli emolumenti dovuti e il Tfr al personale cessato per dimissioni, spesso rese per giusta causa per la mancata corresponsione di oltre tre mensilità di retribuzione, o a causa dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e per giusta causa comminati dalla società prima e dopo l’avvio, nel mese di settembre, della procedura di licenziamento collettivo per tredici unità. Come se ciò non bastasse, negli ultimi giorni, la società ha avviato una decina di procedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici ancora in forza, che, pur non percependo la retribuzione da oltre tre mesi, garantiscono, con sacrificio, la continuità aziendale”.
Così, in una nota, Alessandra Marchionni della Filcams Cgil L’Aquila al termine dell’incontro che si è tenuto ieri, 5 dicembre, presso l’Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro e alla Ricerca Industriale, alla presenza di Andrea Riposati, in qualità di rappresentante legale della Dante Labs, e dell’assessore regionale Tiziana Magnacca, per discutere della crisi occupazionale e salariale della società che perdura ormai da mesi.
Dante Labs, società specializzata nello studio del genoma umano, è insediata nel Tecnopolo d’Abruzzo, all’Aquila, ed è da tempo sotto ai riflettori per aver avviato una procedura di licenziamento collettivo. Nei giorni scorsi la Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale d’Abruzzo, ha affrontato temi cruciali come la procedura di licenziamento collettivo che interessa 13 lavoratori e la complessa situazione generale della società, di cui la Regione Abruzzo detiene una quota del 16,67% tramite la Fi.R.A. S.p.A. Durante l’audizione, l’amministratore delegato di Dante Labs ha evidenziato le persistenti difficoltà aziendali, in particolare in relazione all’accreditamento istituzionale necessario per l’erogazione di prestazioni sanitarie in regime convenzionato.
“L’assessore Magnacca dichiarando di condividere appieno la posizione della Cgil, ha chiesto innanzitutto alla Dante Labs di pagare immediatamente gli emolumenti arretrati e dovuti ai lavoratori e alle lavoratrici, sia a quelli ancora in forza, sia al personale cessato – viene spiegato – L’assessore ha poi invitato caldamente la società a revocare la procedura di licenziamento collettivo e contestualmente tutti i licenziamenti individuali, per giustificato motivo oggettivo e per giusta causa, comminati prima e dopo l’avvio della stessa procedura. In ultimo, l’assessore ha chiesto alla Dante Labs di revocare tutti i procedimenti disciplinari avviati nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici ancora in forza e, per l’effetto, di revocare tutti gli eventuali provvedimenti disciplinari adottati”.
“Tuttavia, ancora una volta, la Dante Labs, nella persona di Andrea Riposati – si legge ancora nella nota -, non ha dato alcuna garanzia per salvaguardare i livelli occupazionali e salariali, né, di conseguenza, il capitale umano e professionale costituito dai giovani lavoratori e lavoratrici della società che, con tutta probabilità, viste le condizioni di disagio che perdurano ormai da mesi, saranno costretti a lasciare non solo il posto di lavoro, ma il territorio aquilano, alla ricerca di maggiori garanzie occupazionali e salariali e di condizioni di lavoro migliori”.
“Ciò detto, ringraziamo l’assessore Tiziana Magnacca, che si è spesa con dedizione e professionalità per i lavoratori della Dante Labs e chiediamo alle istituzioni tutte di mantenere alto l’impegno alla trasparenza e alla salvaguardia degli interessi collettivi, considerate le circostanze attuali e posto che la Dante Labs, ricordiamo, è per circa il 17% di proprietà della Fi.Ra. S.p.A., e cioè della società in house della Regione Abruzzo, a totale capitale pubblico, che rappresenta lo strumento di attuazione della programmazione economica regionale e che concorre allo sviluppo e al riequilibrio socio-economico e territoriale dell’Abruzzo, per il raggiungimento della piena occupazione sul territorio e per la valorizzazione di tutte le risorse imprenditoriali regionali.
“Confidiamo, quindi, che la Commissione di Vigilanza, intervenuta sul punto nella giornata di mercoledì 4 dicembre scorso, e l’Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro, e alla Ricerca, dopo il confronto di ieri, 5 dicembre, provvedano a monitorare l’evolversi della già difficile situazione, adoperandosi per garantire il diritto al lavoro e al salario dei lavoratori della Dante Labs e per salvaguardare l’interesse collettivo dei cittadini e delle cittadine del territorio aquilano”.
“Da parte nostra, continueremo la battaglia insieme ai lavoratori e alle lavoratrici della Dante Labs, ricercando tutte le soluzioni possibili a salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali, affinché questo territorio non perda il valore umano e professionale dei giovani lavoratori di questa azienda, i veri fautori e talenti dell’Aquila come ‘Città della Conoscenza’”, conclude la Cgil.
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