Tilt. Presentato al Cineporto l’ultimo video nato dalla collaborazione tra Antonio Palumbo e Inail Puglia

 L’evento di presentazione del cortometraggio TILT, diretto da Antonio Palumbo e prodotto da Seminal Film e Inail Puglia, si è trasformato in un momento cruciale per riflettere sui rischi legati al lavoro nei call center e, più in generale, sulle malattie professionali. Un’opera che intreccia narrativa e denuncia sociale, accendendo i riflettori su un tema spesso sottovalutato.

Alla conferenza stampa, ospitata dal Cineporto della Fiera del Levante, hanno partecipato rappresentanti del mondo sindacale, industriale e della prevenzione che, con i loro interventi, hanno contribuito all’amplificazione del messaggio del cortometraggio.

TILT è un racconto intenso e profondo che esplora i rischi per la salute legati al lavoro nei call center, ma, più in generale, affronta il tema delle malattie professionali legate al mondo del lavoro e dei rischi emergenti di una molteplicità di realtà produttive, con lo scopo di mettere in evidenza, un fenomeno sottovalutato come quello delle patologie relative ai disturbi psichici e comportamentali.

Protagonista della storia è Samira (Sabana Guarino), una giovane di origini asiatiche che vive quotidianamente le pressioni di un ambiente lavorativo alienante, tra ritmi forsennati, competizione esasperata, inquinamento acustico e problemi posturali. La sua collega Sabrina (Bianca Nappi), al contrario, è cinica e perfettamente adattata alle logiche aziendali. Le due voci non si incontrano mai, ma attraverso di esse emerge un racconto di alienazione e stanchezza, fino al momento del tilt di Samira, un blocco catatonico che diventa il simbolo dell’usura fisica ed emotiva di un sistema disumanizzante.

Un Racconto di Alienazione e Umanità

Antonio Palumbo, regista e co-autore, ha raccontato l’intento dietro TILT: “Questo film è una finestra su un mondo dove i passi avanti ci sono stati, ma il problema del burnout resta attuale. Raccontare significa osservare e mostrare, senza fornire soluzioni ma stimolando riflessioni. È un modo per dare voce a chi spesso è invisibile, schiacciato da ritmi lavorativi alienanti”.

Fabio Fanelli, co-autore, ha aggiunto: “L’obiettivo era mettere in luce ciò che si cela dietro il mondo dei call center: uno stress spesso silente, che non dà segnali evidenti prima del crollo. Volevamo sensibilizzare sulla necessità di osservare meglio chi ci sta accanto, perché le fragilità possono essere invisibili”.

Cinema e Sensibilizzazione: Una Scelta Vincente

Alessandro Piva, produttore, ha sottolineato l’efficacia del cinema come strumento di comunicazione:”Il cinema riesce a emozionare, sensibilizzare e informare come pochi altri mezzi. Inail ha avuto l’intuizione di usare questo linguaggio per veicolare un messaggio potente: non abbassare mai la guardia sui rischi lavorativi. Mi auguro che questa collaborazione continui, portando avanti storie capaci di colpire testa e cuore del pubblico”.

Giuseppe Gigante, direttore regionale Inail Puglia, ha ribadito l’importanza di approcci innovativi: “La contaminazione tra comunicazione istituzionale e arte si sta dimostrando vincente. TILT non solo dà un volto ai problemi, ma offre una prospettiva nuova e più accessibile per affrontare tematiche tradizionali come la sicurezza sul lavoro”.

Un Dialogo tra Cultura e Impresa

Beatrice Lucarella, coordinatrice del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria Puglia, ha posto l’accento sull’approccio culturale: “Come Confindustria, lavoriamo per integrare cultura e prevenzione, non solo per sensibilizzare le aziende al rispetto delle norme, ma promuovendo azioni migliorative che favoriscano la qualità dei luoghi di lavoro. Il cinema è un alleato prezioso in questa missione”.

Lorenzo Cipriani, responsabile prevenzione e sicurezza Inail Puglia, ha evidenziato l’urgenza di affrontare i nuovi rischi psicosociali: “I carichi di lavoro sproporzionati, la scarsa comunicazione e fenomeni sociali come le discriminazioni e le molestie, creano danni gravi alla salute dei lavoratori. Iniziative come questa sono fondamentali per sensibilizzare su questi temi e promuovere una cultura aziendale più sana e sostenibile”.

La Voce dei Sindacati

Oronzo Moraglia, segretario generale Fist e Cisl Puglia, ha sottolineato: “Il settore dei call center nasconde insidie meno evidenti, come problemi legati al sovraffollamento, al sovraccarico per le corde vocali, all’acustica, alla postura e allo stress da lavoro correlato. È fondamentale continuare a monitorare e intervenire su queste realtà, superando il concetto del fare solo prevenzione guardando al minimo indispensabile previsto per legge, anche alla luce dell’avvento dell’intelligenza artificiale, che rende ancora più incerto il futuro per lavoratrici e lavoratori”.

Titty Fallacara, coordinatrice provinciale Slc Cgil Puglia, ha parlato della realtà quotidiana dei lavoratori: “Nei call center, lo stress è spesso sottovalutato. Gli operatori assorbono critiche e pressioni psicologiche costanti, senza prospettive di crescita. TILT rappresenta una denuncia necessaria per portare attenzione su queste condizioni”.

Un Testimonianza Diretta dalle Imprese

Infine, Gianfranco Minervini, HR Manager di Exprivia SpA, ha concluso: “Prestare la nostra location è stata una scelta naturale. Il cinema, con il suo impatto emotivo, è uno strumento formativo straordinario, capace di fissare i messaggi chiave in chi vive queste realtà ogni giorno”.

Con TILT, il cinema si conferma un mezzo potentissimo per creare consapevolezza e stimolare il cambiamento. Un viaggio tra narrativa e realtà, capace di aprire gli occhi su problematiche complesse e, spesso, invisibili.