A Cosenza Elio Guido presenta “Kalòn”: la prima collezione maschile che celebra la Calabria tra tradizione e modernità

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Lo stilista calabrese Elio Guido ha presentato la sua prima collezione maschile, “Kalòn”.

l giovane creativo ha scelto di celebrare la sua terra con un prêt-à-porter che intreccia radici culturali e modernità, presentato attraverso uno shooting fotografico immerso nei luoghi iconici della sua città natale, Cosenza, tra il fascino del centro storico, il Museo dei Brettii e degli Enotri, l’eleganza senza tempo dello storico Caffè Renzelli, la suggestiva Chiesa di San Domenico, la statua del filosofo Bernardino Telesio e la scenografica piazza XV Marzo, dominata dal teatro Alfonso Rendano.

Il nome della collezione, “Kalòn”, deriva dal greco antico e rappresenta l’unione di bellezza, verità ed etica. Questo ideale si traduce in capi che rendono omaggio al patrimonio culturale e artigianale calabrese, reinterpretandolo con uno spirito contemporaneo. «Non voglio raccontare una Calabria nostalgica, ma celebrare la sua essenza attraverso l’artigianalità», ha dichiarato lo stilista.

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Cuore pulsante della collezione è l’omaggio alla nonna dello stilista, custode delle tecniche tradizionali di uncinetto e ricamo. “Kalòn” reinterpreta questi antichi saperi artigianali con uno sguardo moderno, trasportandoli in un guardaroba maschile contemporaneo.

La collezione si articola in due filoni principali: il primo omaggia il lavoro manuale dell’uncinetto, introdotto nella vita di Elio dalla sua amata nonna. Le 13 camicie della collezione – realizzate interamente a mano in puro cotone bianco – sono vere opere d’arte tessile, i cui disegni e mappature sono stati curati dallo stesso Elio Guido e trasposti in ricami unici dalla nonna dello stilista. Ogni particolare, dalla texture alla lavorazione, evoca i ricordi d’infanzia di Guido e la sua passione per il lavoro manuale, simbolo di dedizione e bellezza senza tempo. Tra i dettagli più affascinanti spicca una camicia che riprende il rosone della Chiesa di San Domenico, dimostrando il legame profondo con la storia e l’architettura locali.

«Questa collezione – racconta Guido – è un tributo alla mia terra e alla mia famiglia. I ricami all’uncinetto della nonna sono il fulcro della mia ispirazione: una maestria che ho voluto portare nel mondo della moda maschile, sfidando le convenzioni e dando vita a creazioni che celebrano l’artigianato calabrese».

L’altro filone della collezione esplora l’artigianato tessile calabrese: seta, cotone San Gallo, lana bouclé e pelle si combinano per creare capi che evocano il paesaggio e le tradizioni della Regione. Il bianco domina le camicie, simbolo di purezza e grafismo, mentre le cromie dei blu petrolio e verdi richiamano il mare di Tropea e i boschi della Sila. I richiami ai lanifici calabresi, con tessuti intrecciati a mano, e ai simboli popolari come il peperoncino, aggiungono un tocco di autenticità e scaramanzia.

Tra i pezzi più innovativi, spiccano i completi in denim spalmati con foglie dorate, che coniugano stile urban e richiami all’epoca greca della Calabria. Ogni elemento, dai tessuti ai dettagli sartoriali, racconta una Calabria vibrante e complessa, capace di ispirare e stupire.

Oltre all’omaggio alla Calabria, un altro elemento guida della collezione è l’esplorazione della memoria, ispirata al romanzo “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust. La memoria è il motore della creatività di Elio Guido, proprio come nei ricordi involontari di Proust. Attraverso la moda, il giovane stilista intende ricreare quel viaggio emotivo in cui passato e presente si intrecciano, generando un futuro che è la somma di ogni esperienza vissuta. Questo concetto si traduce in una collezione che dà forma a emozioni e ricordi: le camicie all’uncinetto evocano l’infanzia dello stilista, i foderami in seta riproducono paesaggi olfattivi e visivi, come i campi di origano e lavanda della Calabria, mentre i colori raccontano le sfumature della terra e del mare.

Come nelle pagine di Proust, anche in “Kalòn” il tempo si svela come una dimensione fluida, in cui passato, presente e futuro si intrecciano senza soluzione di continuità. Non c’è una distinzione netta tra ciò che è stato e ciò che sarà: ogni capo è un dialogo tra tradizione e innovazione, tra radici e visione creativa.

“Kalòn” è una collezione pensata per l’uomo, ma Elio Guido abbraccia una visione inclusiva: i capi, dalle camicie ai pantaloni destrutturati, sono volutamente privi di etichette di genere, offrendo libertà d’espressione e versatilità. Ogni creazione è concepita per adattarsi a momenti casual e formali, rispecchiando la quotidianità e il lusso con naturalezza.

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Con “Kalòn”, Elio Guido dimostra che la bellezza è un valore universale, capace di trascendere i confini geografici e culturali. Come il protagonista proustiano che ritrova il senso della vita nella memoria del passato, Guido invita chi indossa i suoi capi a celebrare la propria storia personale attraverso la moda.

“Kalòn” non è solo una collezione; è un manifesto culturale, un invito a riscoprire l’autenticità e il fascino di una Regione che non smette mai di sorprendere. (rcs)



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