l’evento sfilata nel segno della formazione

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Gli Istituti Filippin hanno ospitato una sfilata di moda sostenibile con La Sartoria di Castel Monte e gli studenti, promuovendo i valori dell’inclusività e della sostenibilità nel contesto del Progetto Europeo Aladin.

Il 28 novembre 2024, presso gli storici Istituti Filippin di Paderno del Grappa, si è svolto un evento che ha unito creatività, inclusività e sostenibilità. La manifestazione, intitolata “Sfilata di Moda, presentazione Progetto Shealth e di moda sostenibile nell’ambito del Progetto Europeo Aladin”, ha rappresentato un’importante occasione per esplorare il legame tra la moda e l’inclusività sociale, in linea con i principi del progetto europeo Aladin. Quest’ultimo mira a costruire ambienti lavorativi inclusivi e nel segno del benessere, un tema che si è intrecciato perfettamente con la filosofia della moda sostenibile, al centro dell’evento. Alla manifestazione ha preso parte anche Gabriella Marin, stilista, modellista e sarta, che collabora con la Cooperativa Castel Monte.

La sartoria di Castel Monte e i ragazzi dell’Istituto Filippin: i protagonisti dell’evento

A fare da protagonisti durante l’appuntamento sono stati La Sartoria di Castel Monte, una realtà artigianale che promuove la creazione di abiti esclusivi e sostenibili, e i ragazzi dell’Istituto Filippin di Paderno del Grappa, che hanno avuto l’opportunità di partecipare attivamente alla preparazione e alla presentazione dei progetti. Questo incontro ha rappresentato non solo un’occasione di visibilità per i talenti emergenti, ma anche un’opportunità di apprendimento pratica per gli studenti, che hanno potuto confrontarsi con professionisti del settore.

Obiettivo dell’evento: la moda come strumento di inclusività e benessere

L’obiettivo principale dell’evento è stato duplice. Da un lato, si è trattato di una vera e propria sfilata di moda, con creazioni originali che hanno messo in risalto l’importanza della moda sostenibile: un approccio che considera l’intero ciclo di vita degli abiti, dall’approvvigionamento delle materie prime alla loro produzione, fino al riutilizzo e al riciclo. Dall’altro, l’evento ha avuto una forte componente formativa, con l’intento di sensibilizzare i giovani sui temi della sostenibilità e dell’inclusività, concetti al centro del progetto Shealth. Shealth non è un semplice progetto di moda. È un’innovazione pensata per le donne che hanno affrontato l’intervento al seno, ma anche per tutte coloro che cercano comfort e bellezza in un reggiseno: questo progetto nasce dalla visione di Gabriella Marin.

Il Progetto Shealth, che si inserisce nell’ambito del Progetto Europeo Aladin, ha come missione quella di promuovere ambienti lavorativi che siano non solo inclusivi, ma anche capaci di garantire il benessere delle persone coinvolte. In questo contesto, la moda è stata utilizzata come strumento per discutere temi come l’inclusione sociale, la valorizzazione delle diversità e l’importanza di scelte consapevoli che possano contribuire a un futuro più equo e sostenibile.

Un evento formativo per i ragazzi dell’Istituto Filippin

I ragazzi dell’Istituto Filippin, coinvolti in prima persona nell’organizzazione e nella presentazione dei progetti, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza formativa unica. Non solo hanno potuto ammirare da vicino le creazioni di La Sartoria di Castel Monte, ma sono stati anche partecipi di un’importante riflessione sui temi della sostenibilità e dell’inclusività, in particolare nel settore della moda. Questo tipo di formazione pratica rappresenta un valore aggiunto per gli studenti, che hanno così potuto applicare la teoria appresa nei loro corsi in un contesto reale e stimolante. La sfilata ha visto anche la presentazione di capi spalla per l’autunno inverno 2024-25, tra cui cappotti, cappe, gilet, gonne e corsetti, oltre a due completi da uomo eleganti ed esclusivi.

Un passo verso un futuro più sostenibile

La sfilata di moda e la presentazione dei progetti sono state solo una parte di un’iniziativa più ampia che mira a sensibilizzare le giovani generazioni sulla necessità di costruire un mondo del lavoro più inclusivo, rispettoso dell’ambiente e capace di garantire benessere per tutti. L’evento ha sottolineato come la moda, spesso vista come un settore incentrato sulla vanità e sul consumismo, possa invece essere un veicolo di cambiamento sociale, promuovendo valori di solidarietà, eticità e sostenibilità.