Hernández e la denuncia di Corona: cosa è successo quella notte?

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“Qui il Milan sta occultando un reato”. Così, si apre la seconda puntata di “Falsissimo”. A cosa si riferisce Fabrizio Corona? Nel nuovo format del suo canale Youtube, l’ex paparazzo ha condotto un’inchiesta sul caso della presunta aggressione di Theo Hernández nei confronti di una donna, avvenuta presumibilmente lo scorso gennaio nel privé del locale “Basho” di Milano. Attraverso video, audio e documenti legali esclusivi, Corona ha ricostruito una serata che, secondo la sua ricostruzione, vedrebbe il capitano del Milan coinvolto in situazione violenta e che (se confermata) rischierebbe di mettere a repentaglio la sua carriera e la sua immagine pubblica. Corona analizza la vicenda tappa dopo tappa: dalla scoperta del video (avuto dal proprietario di “Basho”, Michele), fino al deposito di una sua denuncia in procura a Milano proprio per il fatto di essere in possesso di queste prove. In tutto ciò, sarebbe coinvolta anche una persona che pare lavori (o quantomeno collabori) con il club rossonero. L’AC Milan, contattata da ilfattoquotidiano.it, preferisce al momento non commentare la vicenda.

La scoperta del video e la divulgazione – L’inchiesta dell’ex paparazzo viene riassunta in un video (dalla durata di 40 minuti) condiviso su Youtube. Corona parte dal principio, ovvero da come sarebbe venuto a conoscenza del video e di come poi avrebbe deciso di divulgarlo inizialmente sul suo canale Telegram (lo stesso che aveva utilizzato per lanciare la news di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli coinvolti nel caso scommesse): “Theo Hernandez in un locale, sotto l’effetto di qualcosa di strano, spacca il locale e prende a pugni in faccia una ragazza”. Una volta uscita la notizia, Corona riporta di essere stato chiamato dall’avvocato del calciatore francese – e che qualche anno prima lavorava con Fabrizio Corona – per smentire quanto condiviso. Corona rivela di essere entrato in possesso di questo video “circa nel mese di maggio” tramite il proprietario del locale dove si sarebbe consumata la violenza: trattasi di Michele di “Basho”. Corona sottolinea il fatto che inizialmente aveva deciso di non considerare il video: “Poi ho deciso di dare la notizia perché la ritenevo interessante”. Successivamente, il filmato è arrivato nelle mani del giornalista Massimo Giletti che – nel suo programma Lo stato delle cose su Rai3 – aveva dichiarato di aver ricevuto un video che mostra un calciatore, in stato confusionale, che colpisce in modo violento una ragazza nel privé di un noto locale della città. Giletti non aveva fatto nomi, parlando genericamente di un giocatore di una squadra di Milano. Il nome di Theo Hernandez lo ha fatto qualche giorno dopo proprio Fabrizio Corona. Dalle immagini, è bene ribadirlo, non è chiaro che si tratti del calciatore del Milan. Sempre all’interno del programma Lo stato delle cose è stato girato uno speciale sul locale “Basho”, con il proprietario – Michele, appunto – che si è prestato a realizzare una sorta di tour del Privé: “Un’ala separata con un ingresso esterno e che i camerieri possono raggiungere premendo un tasto”. “Dentro quella stanza”, a detta di Corona, “si può fare qualsiasi cosa. Queste serate sono organizzate dai pr che portano donne e ‘droga strana‘, un palloncino. Una sorta di ‘popper‘, ovvero una dose di adrenalina istantanea che i giocatori utilizzano insieme all’alcool: le tracce di queste sostanze non risultano in alcun modo nelle urine e nella analisi del sangue”.

Alcool, palloncino e gli effetti collaterali: la ricostruzione di quella serata – Torniamo ai fatti. Come specificato da Corona, il tutto si sarebbe consumato in una domenica sera: “La serata clou è la domenica sera e quella era una domenica sera!”. Un’informazione che, però, non coincide con la data indicata nel documento che mostrerà poco dopo durante la sua inchiesta: secondo l’atto, infatti, i fatti sarebbero accaduti il 31 gennaio. Dunque, in quella presunta domenica sera di gennaio, nel Privé del “Basho” – secondo quanto riferito da Fabrizio Corona – erano presenti oltre a Theo Hernandez anche altri tre giocatori del Milan, ovvero Calabria e Giroud (e un terzo che non viene specificato) oltre a “un sacco di ragazze e altri ragazzi. Tutti fanno uso di questo palloncino”. Corona prosegue con la sua ricostruzione: “L’alcool insieme al palloncino ha fatto uno strano effetto a Theo: il calciatore si alza e scaglia un buffetto contro una ragazza senza alcun motivo”. L’imprenditore dimostra poi di aver telefonato a questa ragazza coinvolta nel video. Lei si dissocia da quanto successo con queste parole: “Si tratta di una situazione in cui non voglio essere messa in mezzo, non so cosa dirti. Io ne sto fuori, lavoravo per Basho. Preferisco non rispondere”. L’altra clip esclusiva mostra il presunto Hernandez (secondo Corona si tratta del capitano del Milan) che avrebbe sferrato una manata per poi proseguire con un pugno: la prova del gesto è contenuta, come sottolineato nel video, in atti giuridici. Un comportamento, secondo fonti di Corona, consueto per il calciatore del club rossonero: “Abbiamo pubblicato la notizia di una ragazza, che non abbiamo voluto portare in studio, che ci ha raccontato che una sera in un locale ha incontrato Theo. Lui si è avvicinato, l’ha guardata in modo cattivo e stava per picchiarla. Gli amici di Theo hanno detto alla ragazza ‘ti prego vai via che il tipo è strano’”.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Il documento legale in possesso di Corona – Le clip non sono finite. Nella stessa serata, a notte inoltrata, si vede la persona presente nel privé caricare da solo un palloncino per poterlo utilizzare. Dopo aver inalato la sostanza, il presunto Hernandez inizia a prendere a calci una porta per poter uscire. “Tutti vanno via, nessuno paga. Il giorno dopo, Calabria fa un bonifico di 12-13mila euro per la serata trascorsa. Il proprietario del locale, però, non è contento di quello che è successo perché vede che sono stati fatti dei danni. Si fa dare i video della sicurezza per vedere quanto accaduto e scopre di questi video”. Qui, poi, arriva il clou della puntata di “Falsissimo”. Corona mostra una carta, un documento legale: “Tutti nella ‘Milano che conta’ sapevano di questo video: mi chiama il proprietario. Michele fa una transizione civile tra il suo avvocato e quello di Hernandez”, esclama Corona con il foglio in mano. “Ma questo, di transazione civile non ha nulla. Quello che ci racconta questo atto è un’altra storia: questo è un reato conclamato”. All’interno dell’atto, sono presenti vari punti analizzati dall’imprenditore, uno ad uno: “In data 31/1/2024 congiuntamente ad altri amici lei trascorreva la serata presso il suddetto locale, allorquando, verso le ore 1.40, senza alcun motivo plausibile, sferrava un pugno in pieno volto ad una ragazza presente all’interno del suo Privé; successivamente, dopo che la sicurezza l’accompagnava verso l’esterno, colpiva furiosamente e violentemente una parete in cartongesso. A seguito dei violenti colpi subiti, sia la parete di cartongesso che le centraline di comando del locale, posti all’interno del suddetto muro, venivano demoliti, subendo così ingenti danni economici, pari a complessivi 64.416mila euro. L’aggressione alla povera ragazza, nonché i calci sferrati alla parete in cartongesso ove erano ubicate le centraline, venivano ripresi dalle telecamere interne di sicurezza, dalle quali si nota con chiarezza, ‘frame dopo frame’, la violenza dei colpi subiti”. E qui, Corona si pone una domanda: “Cosa c’entra l’inserimento della ragazza in un atto giuridico-civile? Venivano ripresi, qualcuno lo sapeva e poteva dirlo”. All’interno del documento legale viene specificata una penale di 100mila euro da pagare in caso di pubblicazione dei video esclusivi: “A titolo di risarcimento danni complessivo, oltre già quello versato, che accetta, la somma totalmente omnicomprensiva di euro 30mila. Con la firma del presente atto cancellerà dai file della video sicurezza del locale, di tutti i video dell’alterco, preservando l’immagine del sig. (nome oscurato) che di sé stessa, non divulgando la vicenda a nessuno”.

Cosa c’entra il Milan (secondo Corona) in questa vicenda – “In una telefonata ci racconta di questo. Faccio marketing e comunicazione. Era fuso con i palloncini, ti manda fuori. L’anno scorso c’era molto sta moda qua. Beveva e continuava a tirare su”. A parlare telefonicamente con Corona e a pronunciare queste parole, sarebbe una persona che lavora o collabora con l’AC Milan. Questa persona secondo Corona avrebbe ricevuto una chiamata da Michele – proprietario del locale – per poter avere un confronto con la società del club rossonero a Casa Milan: “Gli organizzo un incontro con la società”, svela il collaboratore a Corona. “Andiamo a Casa Milan – continua – C’eravamo io come esterno, Michele e il capo della sicurezza del club, perché di queste cose qua se ne occupano loro. Michele mi ha detto ‘fammi parlare con quelli del Milan, perché io gli devo spiegare a loro cos’è successo qua (al locale ndr.), io vorrei che magari mi portassero qua la squadra per fare una cena, una stretta di mano ed è finito tutto. Questa è la ragione per cui mi sono esposto”. Michele, secondo le parole del collaboratore del Milan, avrebbe chiesto 800mila euro di collaborazioni ed eventi. “Sentendo altre persone gira voce che si è fatto fare un bonifico per un certo importo che gli andava bene per sistemare il danno, poi ha cambiato idea e ha chiesto altri soldi”. E il capo della sicurezza avrebbe ribattuto: “Ti faccio sapere, il giocatore ha detto che la situazione è gestita dal suo legale e noi in quanto squadra non possiamo fare niente”. Dunque, secondo Corona, una violenza che la società Milan occulta: “Se chiedi 800mila euro di transazione qualcosa non quadra”. L’episodio di “Falsissimo” termina con una clip che vede lo stesso Corona andare in Procura a Milano per presentare denuncia poiché è in possesso di tutti questi video che testimoniano la serata al “Basho”.



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