Ambrogini d’Oro a Milano, Sala: “La città non si vuole arrendere alla banalità del mainstream”

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Gli Ambrogini a Milano, Sala: “Uomini e donne che contribuiscono al bene della città”

“Anno dopo anno, ogni 7 dicembre sfilano davanti a me, davanti a noi, decine di premiati: uomini e donne che fanno per bene le loro professioni, che contribuiscono al bene delle persone che lavorano con loro e che, soprattutto, contribuiscono in modo decisivo al bene della citta’ tutta”. E’ uno dei passaggi del discorso del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che questa mattina ha premiato 41 benemeriti con l’Ambrogino d’oro. La Grande Medaglia d’oro e’ stata conferita all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Ispi e l’Attestato alla memoria, su proposta di Riccardo Truppo di FdI, ai Piccoli martiri di Gorla, vittime del bombardamento alleato compiuto 80 anni fa a cui quest’anno ha reso omaggio anche il presidente Mattarella, e ai loro genitori. Quattro le medaglie d’oro alla memoria: Luigi Cremascoli, Roberta Guaineri (ex assessora allo Sport, scomparsa a giugno, proposta dalla presidente del consiglio comunale Elena Buscemi), Antonio Giuseppe Malafarina e Pietro Pastorini. Tra le 15 medaglie d’oro invece l’ex presidente dell’Anpi di Milano Roberto Cenati, proposto dal consigliere Daniele Nahum di Azione, la partigiana Sandra Gilardelli e l’ucraino, storico calciatore del Milan, Andriy Shevchenko. Venti come sempre gli attestati, tra i premiati la Filarmonica della Scala e la societa’ calcistica St. Ambroeus FC.

Ambrogini d’Oro a Milano, Sala: “La città non si vuole arrendere alla banalità del mainstream”

Consegna degli Ambrogini d’Oro a Milano. La scelta di premiare l’istituto di studi di politica internazionale Ispi con la Grande Medaglia d’oro del Comune di Milano e’ “la risposta di una citta’ che non vuole arrendersi alla banalita’ del mainstream, che non rinuncia a reinventarsi”. E’ uno dei passaggi dell’intervento del sindaco Giuseppe Sala. Milano “vuole essere uno dei centri di elaborazione di un mondo nuovo, vogliamo essere citta’ aperta e accogliente non solo di chi bussa alle nostre porte ma anche di idee”, ha aggiunto. Sala ha poi voluto evidenziare l’importanza di “studiare, se non per comprendere, almeno per accogliere la complessita’” e che il premio all’Istituto di studi internazionali, fondato 100 anni fa, e’ la risposta “a chi non studia e vive di invettive e slogan, senza rendersi conto della responsabilita’ di dare risposte di visione e concretezza alla nostra fame di comunita’”.

 

 “Il mio – ha proseguito – e‘ un semplice appello e anche uno sprone a superare le banalita’ e le divisioni a studiare insieme per il domani: cerchiamo di vivere da staffette del nuovo mondo, come fece Sandra Gilardelli”, partigiana milanese “che non a caso premiamo oggi. Non arrendiamoci all’opinione ormai comune che non si distingue piu’ tra il vero e il falso, non e’ cosi’, continuiamo a credere nella forza della cultura e della conoscenza e non dovremo piu’ abbassare gli occhi per le domande dei nostri figli”, ha concluso.

Il ricordo dei Piccoli Martiri di Gorla

Attestato alla memoria ai Piccoli martiri di Gorla e ai loro famigliari, durante la cerimonia di consegna degli Ambrogini d’oro, a cui quest’anno ha reso omaggio anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’ottantesimo anniversario della strage. Ha ritirato il premio il presidente del comitato dei famigliari Ugo Zamboni. “Simbolo della ferocia dei conflitti bellici da quella tragica mattina del 20 ottobre del 1944 – si legge nelle motivazioni -. Al suono delle sirene scendono nelle cantine, usate come rifugi, ma non c e’ scampo: mentre sono a scuola, 184 bambine e bambini, insieme ai loro insegnanti, alla direttrice, ai bidelli e a un’assistente sanitaria, vengono uccisi dalle bombe alleate sganciate “per un terribile errore”.

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Sono i genitori dei Piccoli Martiri a impegnarsi da subito a mantenere viva la memoria di quella ferita perche’ il ricordo sia esercizio di educazione alla pace, opera che dopo ottant’anni proseguono i loro familiari e i pochi superstiti. Questa la ragione anche del monumento-ossario che i loro genitori e gli abitanti del quartiere fanno costruire sul luogo della strage, allora sede della scuola elementare ‘Francesco Crispi’. Un progetto, oggi dichiarato di interesse nazionale, cui partecipa l’intera comunita’ – le acciaierie Falck donano il ferro e la Rinascente il marmo di Candoglia – e che dal 1952 e’ un monito per tutti scritto a grandi lettere: ‘Ecco la guerra’.

Lunghi applausi per Pillitteri e Guarnieri

La platea del Teatro dal Verme applaude e si alza in piedi quando Sala ricorda l’ex sindaco Pillitteri. “Ricordiamo Palo Pillitteri scomparso due giorni fa. Ha molto amato la nostra citta’ e gestito una transizione non facile tra il dopoguerra e oggi. L’ha fatto con spirito battagliero e passione. Ha vissuto intensamente tra soddisfazioni e sofferenze ma senza perdere mai il sorriso che ce lo fa ancora ricordare”.

 

Lungo applauso anche per l’assegnazione della Medaglia d’oro alla Memoria per Roberta Guaineri, ex assessore allo Sport scomparsa quest’anno. Sono stati ricordati il suo ruolo da “riconosciuta e stimata avvocata”, autrice, cofondatrice di uno studio legale, assessore che ha saputo lasciare “un segno indelebile con la conquista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026”. A ritirare la benemerenza, la figlia Maddalena.

“Ora e sempre Resistenza”, il premio a Sandra Gilardelli

“Ora e sempre Resistenza”: è il coro che si e’ alzato dalla platea del teatro Dal Verme, nel corso della cerimonia, quando è stata premiata Sandra Gilardelli, 98 anni, ex staffetta partigiana. Il suo nome era stato citato anche dal sindaco Giuseppe Sala nel suo intervento in apertura: “Cerchiamo di vivere da staffette nel nuovo mondo come fece Sandra Girardelli”, aveva detto.



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