Viaggi di Natale, gli italiani spenderanno 4 miliardi di euro

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Sono 11,5 milioni gli italiani che quest’anno si concederanno un viaggio durante le festività natalizie e, secondo l’indagine commissionata da Facile.it a Emg Different, spenderanno in media 335 euro a testa, per un totale stimato in quasi 4 miliardi di euro. Concedersi un viaggio durante questo periodo sta diventando una pratica sempre più diffusa e, come emerge dall’indagine, tra coloro che partiranno quest’anno, il 32% ha dichiarato di avere a disposizione un budget superiore a quello dello scorso anno; di contro, il 23% ha detto che, pur non rinunciando al viaggio, ha minori risorse da dedicare a questa attività rispetto a dodici mesi fa, prevalentemente per problemi di natura economica. Sebbene la maggior parte dei viaggiatori pagherà con i propri risparmi, non mancano i consumatori che hanno fatto ricorso ad un prestito personale; quasi il 2% del campione, percentuale che arriva a superare il 4% nella fascia di viaggiatori con età compresa tra i 25 e i 34 anni. Analizzando le richieste di prestiti per vacanze raccolte tra ottobre e novembre, Facile.it ha scoperto che chi ha fatto domanda di finanziamento per pagare un viaggio ha chiesto, in media, quasi 6.000 euro, valore in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il finanziamento, il cui richiedente aveva un’età media di 36 anni, sarà restituito in 51 rate (poco più di 4 anni).

Le destinazioni preferite

Più di un italiano su quattro (27% del campione intervistato) quest’anno approfitterà della pausa natalizia per concedersi una vacanza fuori dalle mura di casa; il dato sale fra gli under 35, arrivando al 33%. A livello territoriale, invece, l’abitudine di viaggiare durante le feste invernali è maggiormente diffusa al Nord Italia (36% nel Nord Est), mentre al Sud e nelle Isole la percentuale scende al di sotto del 20%. Quasi 9 viaggiatori su 10 sceglieranno una destinazione in Italia, mentre 1,5 milioni di individui, il 13% di chi viaggerà, opteranno per una meta all’estero (27% tra gli under 25).  Il 66% di chi si concederà una vacanza ha dichiarato che si sposterà in auto percorrendo, in media, 575 km. La buona notizia è che il prezzo del carburante – almeno per il momento – è in calo rispetto ad agosto; guardando ai dati del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica relativi ad ottobre, il prezzo medio per benzina e diesel è stato pari a 1,76 euro/litro. Con queste tariffe gli automobilisti viaggiatori spenderanno, in media, 70 euro per il pieno. Notizie meno positive per il 17% dei viaggiatori che, invece, si sposterà in aereo; secondo le stime di Consumerismo No Profit, i prezzi dei voli per il periodo natalizio stanno registrando un aumento medio del 15-20% rispetto allo scorso anno, con picchi fino al 100% su alcune tratte nazionali. Secondo le simulazioni di Consumerismo No Profit, per un volo a/r Milano-Catania, ad esempio, l’aumento è pari a circa il 50-60%. Il biglietto aereo Milano-Palermo è aumentato di circa il 65-70%; il 50% in più per un Milano-Napoli. Se invece ci si sposta dal capoluogo lombardo a Bari l’incremento per il Natale è di circa il 70-100%.

Treni: record di prezzi sulla tratta Milano-Reggio Calabria

Brutte notizie anche per il 15% di italiani che si sposterà in treno; secondo le rilevazioni di Consumerismo No Profit, i costi dei biglietti aumenteranno, proporzionalmente, per tutte le tratte ferroviarie, nessuna esclusa con punte fino al 300% rispetto alla media annuale. Il record di prezzi per quest’anno è sulla tratta Milano-Reggio Calabria con Trenitalia nella giornata di venerdì 20 dicembre: il picco raggiunto è di 345 euro con un cambio a Roma e 9 ore e 26 minuti di viaggio. Chi sceglierà il traghetto dovrà mettere in conto aumenti più contenuti, seppur a doppia cifra; secondo i dati raccolti da Consumerismo no Profit dalle principali compagnie di navigazione, i prezzi dei biglietti per le isole più gettonate come Sicilia, Sardegna e le isole minori registreranno aumenti che vanno dal 10% al 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche il pernottamento costerà di più. Se è vero che quasi un viaggiatore su due (46%) dimorerà presso parenti o amici, sono circa 7 milioni gli italiani che alloggeranno in una struttura a pagamento; il 28% in hotel, il 20% in una casa vacanza, il 17% in un bed and breakfast.

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I prezzi per l’alloggio

Secondo le stime di Consumerismo No Profit l’incremento del prezzo medio camera in hotel sarà dell’8,1%. Gli amanti delle piste da sci dovranno considerare anche i prezzi degli skipass, che hanno subito aumenti fino al 30% negli ultimi tre anni. Il Dolomiti Superski, ad esempio, ha aumentato il prezzo del biglietto giornaliero del 23,9% rispetto al 2021, mentre a La Thuile l’incremento è stato del 19,1% e a Courmayeur del 19,6%. Ancora più pesante la situazione a Bormio, dove la tariffa giornaliera dello skipass è aumentata del 28,3% rispetto al 2021, e a Livigno, dove l’aumento è stato del 27,9%. Incrementi simili si registrano anche per gli abbonamenti stagionali: in Valle d’Aosta i rincari sono del 23,7% rispetto al 2021, a Livigno del 21,3% e a Bormio del 17,4%. Altra spesa da mettere in conto è quella della polizza viaggio; scorrendo i dati dell’indagine, tra chi si concederà una vacanza, più di 4 milioni di italiani hanno stipulato un’assicurazione o sono intenzionati a farlo. Quanto costa? Secondo le simulazioni di Facile.it per una settimana di vacanza in Italia, le polizze che coprono l’assistenza, il bagaglio e la cancellazione partono da un costo di 28 euro, valore che sale a 39 euro se ci si sposta in Europa; almeno 71 euro, invece, per una settimana negli Stati Uniti.

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