Conserve Italia cresce nel settore alimentare

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Innovazione e sostenibilità ambientale fanno crescere il business di Conserve Italia, Gruppo cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena (Bologna) leader in Italia nella trasformazione alimentare. Il Gruppo associa oltre 14mila produttori agricoli italiani riuniti in 36 cooperative e lavora oltre 500.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi (9 in Italia, 2 in Francia e 1 in Spagna). E il fatturato gestionale consolidato dell’esercizio 2023-24 è di 1,2 miliardi di euro grazie al lavoro in Italia e all’estero di circa 3.000 persone tra addetti fissi e stagionali.

L’azienda detiene marchi storici del made in Italy come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani; con una buona internazionalizzazione, visto che il 47% del valore prodotto prende la strada dell’estero.

“Questo bilancio conferma la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo cooperativo, insieme alla resilienza dimostrata di fronte alle tante sfide che abbiamo dovuto affrontare” ha dichiarato il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini nel suo intervento in assemblea, sottolineando “l’impegno costante profuso per valorizzare al meglio le produzioni agricole conferite dai Soci produttori”.

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È una crescita nel segno dell’innovazione e della sostenibilità integrale quella messa a segno da Conserve Italia, che nell’ultimo esercizio ha registrato performance positive su tutti i mercati principali in cui opera, sia in Italia che in oltre 70 Paesi all’estero. L’Assemblea dei Soci riunitasi nella sede di San Lazzaro di Savena ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2023-2024 chiuso al 30 giugno scorso.

Il fatturato gestionale consolidato del Gruppo si è attestato a 1,2 miliardi di euro, con un aumento del 5% rispetto all’esercizio precedente. L’utile è di 12,3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta consolidata raggiunge i 105 milioni di euro, migliorando di ulteriori 15 milioni e confermando la tendenza di calo progressivo che ormai persiste da 20 anni. L’Ebitda ammonta a 86 milioni di euro.

A determinare questi risultati positivi, è stata innanzitutto la complessiva crescita dei ricavi netti di vendita della capogruppo Conserve Italia Soc. Coop. Agricola (+6%) e delle controllate Juver Alimentaciòn in Spagna (+4%) e Conserves France (+7%). In particolare, le vendite della capogruppo sono aumentate sia a valore che a volume sul mercato interno retail, così come sui canali horeca e foodservice dedicati al consumo fuori-casa in Italia. Incremento anche per le vendite all’estero: +5% a livello di Gruppo, trainate in particolare dal marchio Cirio.

Ad oggi l’export rappresenta circa il 47% delle vendite del Gruppo Conserve Italia. “Nell’ultimo esercizio – ha aggiunto Gardini – abbiamo trasformato 518.284 tonnellate di frutta, pomodoro, legumi e cereali coltivati su quasi 14.000 ettari in Italia, realizzando nelle nostre fabbriche, sempre più avanzate dal punto di vista tecnologico, prodotti alimentari di eccellenza, venduti in tutto il mondo con la forza dei nostri marchi storici”.

“Ai soci agricoltori – ha aggiunto Gardini – nell’ultimo esercizio abbiamo erogato oltre 100 milioni di euro di liquidazioni per le produzioni conferite, risorse fondamentali per la tenuta di migliaia di aziende agricole, risorse che contribuiscono a redistribuire ricchezza nei territori”.

Ma Conserve Italia non si è fermata qui. “Abbiamo implementato le premialità nel pomodoro – ha aggiunto Gardini – incentivando le certificazioni etiche delle aziende agricole, abbiamo aumentato le quotazioni di tutte le coltivazioni, inoltre nel corso dell’estate 2024 ci siamo impegnati a ritirare più frutta di quanta prevista per evitare un eccesso di offerta nel mercato del fresco”.

Dal punto di vista economico, “L’esercizio 2023-24 evidenzia la crescita sostenibile del Gruppo a tutti i livelli e un equilibrio dei conti che trova costante riscontro nella fiducia di Istituti finanziari e di credito”, spiega il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti.

E proprio nell’ottica di traghettare l’Azienda verso un futuro di sostenibilità, efficienza e innovazione è orientato il Piano triennale degli investimenti da 86,6 milioni di euro, entrato nel pieno della sua fase attuativa. “Siamo al lavoro in tutti gli stabilimenti per migliorare la produzione con nuove macchine altamente efficienti, che consentono un’importante riduzione dei consumi energetici e di ottenere una maggiore qualità dei prodotti, diminuendo notevolmente il nostro impatto sull’ambiente anche grazie al ricorso alle energie rinnovabili”, chiarisce il direttore generale Pier Paolo Rosetti.

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Guardando al futuro, l’esercizio 2024-25 sarà interessato in particolare dagli interventi previsti nel principale stabilimento di Conserve Italia, quello di Pomposa nel basso ferrarese, dove di recente è stato installato un nuovo concentratore di pomodoro e ne verrà implementato un secondo” è previsto, inoltre, l’ampliamento del magazzino automatizzato e sarà rivista l’organizzazione logistica con una maggiore automazione e digitalizzazione.

“Proseguiremo – ha aggiunto Rosetti – nella nostra azione di rafforzamento dell’export, in particolare con i prodotti a marchio Cirio, vero ambasciatore del Made in Italy nel mondo, che in Italia abbiamo sostenuto nell’ultimo anno con importanti investimenti in comunicazione”.



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