Cocaina rosa: cos’è e quali sono gli effetti della nuova e costosissima droga che piace ai giovani

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Scopri cos’è davvero la cocaina rosa, la nuova sostanza stupefacente dagli effetti collaterali pericolosi e da non sottovalutare

Proviene dalla Colombia, non è vera cocaina ma ne condivide le metodologia di assunzione, ha effetti devastanti ed una composizione polivalente, che complica qualsiasi tipo di analisi sistemica. La cocaina rosa è una sostanza stupefacente che nasconde un pericolo mortale, un cocktail chimico dai risvolti imprevedibili. Di seguito, ne analizziamo le caratteristiche e gli effetti.

Che cos’è la cocaina rosa?

Come detto in apertura, la cocaina rosa in realtà non è vera cocaina (quest’ultima ha nella benzoilecgonina il principale metabolita e si ottiene dalle foglie di coca, il cui nome scientifico è Erythroxylum coca, pianta appartenente alla famiglia delle Erythroxylaceae, originaria delle zone tropicali del Sud America) ma una polvere sintetica, spesso impreziosita con un colorante alimentare rosa, il cui principio attivo predominante è la 2C-B, una sostanza psicoattiva riconducibile alla famiglia delle feniletilammine. Inizialmente prodotta in Colombia dai Cartelli, si è poi rapidamente diffusa anche in Europa grazie al traffico illegale.

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La vera 2C-B, essendo costosa e difficile da ottenere, viene frequentemente diluita o sostituita con altri composti chimici, pertanto, ciò che si acquista come cocaina rosa è in realtà un miscuglio di sostanze che può includere MDMA, benzodiazepine e ketamina. Il prodotto può quindi facilmente variare e nascondere ancora più insidie, perché non si avrà mai la certezza della composizione, e di conseguenza, dei possibili effetti.

Il costo proibitivo, che può raggiungere i 400 euro al grammo, ne ha fatto una sorta di status symbol, soprattutto tra i giovani delle classi benestanti, anche se l’apparente esclusività del prodotto maschera il rischio concreto di emergenze sanitarie gravi, come overdose o danni permanenti al sistema nervoso e cardiovascolare.

Effetti sull’organismo

Gli effetti della cocaina rosa dipendono dalla composizione specifica, mai univoca, e dalle modalità di consumo (il principio attivo 2C-B, sempre presente, ha effetti psichedelici ed entactogeni), e chi assume questa sostanza può sperimentare un’intensificazione delle percezioni sensoriali, un’euforia generalizzata ed un incremento delle energie fisiche e mentali. Non di rado, queste esperienze si accompagnano ad un senso di maggiore socialità e disinibizione, aspetto che rende la cocaina rosa particolarmente ricercata in contesti mondani. L’effetto massimo viene raggiunto generalmente entro le prime tre ore dall’assunzione e può durare fino a otto ore.

Gli effetti collaterali rischiano di trasformare l’apparente euforia in un incubo.
L’uso di cocaina rosa può comportare conseguenze fisiche e psicologiche devastanti: tra i sintomi acuti possiamo annoverare allucinazioni, nausea, agitazione, ipertermia e convulsioni, condizioni che possono degenerare fino a provocare arresti cardiaci. Una delle complicazioni più gravi è la sindrome da delirio eccitato, una condizione caratterizzata da agitazione estrema, ipertermia ed insufficienza cardiaca, spesso con esiti fatali.
L’uso cronico, invece, ha effetti ancora più insidiosi. La cocaina rosa può causare danni irreparabili al sistema cardiovascolare e cognitivo, ed influire negativamente sulla memoria, sulla salute mentale e sull’equilibrio emotivo. Problemi di insonnia, disturbi della personalità e sintomi depressivi sono frequenti nei consumatori abituali, che spesso sviluppano anche una forte dipendenza, sia psicologica che fisica.

La complessità del fenomeno

Un aspetto peculiare di questa droga è l’incertezza legata alla sua composizione. Ogni lotto può contenere combinazioni diverse di sostanze chimiche, il che rende quasi impossibile prevederne gli effetti o le potenziali reazioni individuali. Una variabilità tale aumenta esponenzialmente il rischio di overdose e di altre emergenze mediche, specialmente tra i consumatori inconsapevoli della reale composizione del prodotto.

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