quali sono e da dove vengono ricavate – Nordest24

La transizione energetica è un tema sempre più al centro delle agende politiche di vari Paesi del mondo, a causa del riscaldamento globale e dei frequenti fenomeni meteorologici estremi che provocano danni economici e morti. Da qui l’esigenza di adottare tecniche di approvvigionamento energetico che riducano al minimo le emissioni di gas serra e lo sfruttamento di risorse non rinnovabili come il petrolio e altre fonti fossili.

 Le energie rinnovabili rappresentano una delle principali risorse per ridurre l’impatto ambientale e soddisfare il fabbisogno energetico globale in modo sostenibile. Tra queste, il fotovoltaico occupa un ruolo di spicco grazie alla sua capacità di convertire la luce solare in energia elettrica. Questa tecnologia si applica in vari contesti, dalle abitazioni private alle grandi strutture industriali, e può essere utilizzata direttamente oppure integrata in vari sistemi – alcuni dei quali sono mostrati nel sito sunpark.it, vedi pompe di calore per il riscaldamento o colonnine di ricarica per auto elettriche – offrendo soluzioni innovative e versatili.

Nei primi mesi del 2024 in Italia, secondo i dati pubblicati da Terna, l’energia prodotta da fonti rinnovabili ha superato quella derivante da combustibili fossili, col picco di produzione che è stato rilevato il 22 giugno nella fascia oraria tra l’una e le due del pomeriggio. Vediamo, adesso, quali sono le principali tecniche di produzione di energie rinnovabili e come riescono a produrre elettricità.

Adesso parliamo dell’energia solare e di come viene sfruttata tramite l’uso di pannelli fotovoltaici o termici. I primi producono corrente elettrica, mentre i secondi tramutano l’energia solare in calore impiegato per ottenere acqua calda. Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, essi sono costituiti da celle in silicio collegate tra loro che sfruttano la luce del sole. Quando i fotoni della luce solare colpiscono il silicio, questo rilascia elettroni generando corrente continua, che viene trasformata in corrente alternata a uso domestico da un dispositivo chiamato inverter. I pannelli termici, invece, sono attraversati da tubi contenenti un liquido che, dopo aver assorbito il calore del sole, viene mandato vicino al serbatoio dell’acqua, scaldandola.

Proseguiamo con l’energia eolica, che viene prodotta tramite gli aerogeneratori, strutture che possono essere alte fino a 120m e sono composte da un’elica e da un rotore che viene messo in azione dal movimento dell’elica avviata dal vento. Per dare inizio alla produzione serve che il vento superi i 10 km/h e rimanga al di sotto dei 90 km/h, velocità alla quale il generatore si arresta per evitare danneggiamenti.

La biomassa viene impiegata per produrre energia pulita tramite la combustione. Costituita da rifiuti organici, come scarti agricoli o alimentari, la biomassa viene immessa in una caldaia generando il vapore necessario ad azionare la turbina responsabile della produzione di corrente elettrica. Un altro procedimento di sfruttamento della biomassa è quello della gassificazione, che consiste nella conversione degli scarti in gas combustibile da bruciare per produrre energia.

L’energia idroelettrica si ottiene da fiumi e laghi, sfruttando il dislivello tra il bacino d’acqua e la posizione della turbina. In questo modo, cadendo, l’acqua aziona i rotori della turbina e genera corrente elettrica. Vi sono anche le centrali ad acqua fluente, che sfruttano il fluire naturale dei fiumi. Lo svantaggio di questa modalità consiste nella riduzione sensibile della produzione di energia nei periodi di maggior siccità.

L’energia geotermica sfrutta il calore presente nel sottosuolo tramite degli scavi, chiamati pozzi di estrazione, che permettono al vapore presente sottoterra di risalire azionando una turbina che produce elettricità. Due grandi vantaggi di questa fonte energetica sono la sua silenziosità (la generazione di energia, infatti, non produce alcun suono) e la sua virtuale inesauribilità.

Un’altra fonte di energia pulita e illimitata è il mare. Può essere sfruttato tramite due sistemi: i WEC (Wave Energy Converter) e i Tidal Energy Converter. I primi, somiglianti a delle boe, usano il moto ondoso tramite un meccanismo al loro interno che genera energia grazie alle oscillazioni derivanti dai flutti; i secondi somigliano, sia per aspetto che per funzionamento, a delle pale eoliche installate sul fondale marino.

Queste sono le principali fonti di energia rinnovabile, la cui adozione è ormai indispensabile per non dover più dipendere da risorse come petrolio e gas che, oltre a essere soggette a esaurimento, immettono grosse quantità di CO2 nell’atmosfera, favorendo il riscaldamento globale.