Ferrovia del Tenda: vergogna transfrontaliera – La Guida

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Ieri sera – 27 novembre – una famiglia con bambini e amici bengalesi, dodici in tutto, sono stati costretti a dormire in albergo perché l’ultimo treno per Ventimiglia ha fatto capolinea a Limone. Sono partiti per la loro destinazione la mattina seguente.

Un tendasco, invece, salito a fare la spesa nella località turistica della Vermenagna ha scelto di rientrare a casa: ha imboccato il tunnel di Tenda con la figlia di otto anni.

Hanno percorso a piedi gli otto chilometri in galleria sino all’uscita nei pressi di Vievola. Una folle impresa, peraltro vietata, già intrapresa da pendolari in altre occasioni, chi a piedi e chi con la bicicletta. Sono gravi imprudenze che danno il polso della disperazione di chi per lavoro deve passare da un versante all’altro delle Alpi Marittime.

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La causa della soppressione dei treni di ieri è stata l’improvvisa mancanza del Dirigente centrale operativo della linea di stanza Breil. Una delle tante che da luglio decimano la percorrenza dei treni italiani perché i dipendenti di SNCF protestano contro la chiusura del posto di “Chef du Service” della stazione della Roya. L’assenza del DCO è stata comunicata la mattina e resa pubblica sul canale WhatsApp dell’Osservatorio Ferrovia del Tenda. Non è certo che l’informazione sia apparsa sui canali ufficiali di Trenitalia (lo verificheremo e ne daremo notizia).

Oggi (28 novembre) è stata di nuovo una giornata di passione per i viaggiatori sulla linea. Il treno delle 8.41 in orario a Breil ha arrestato la corsa in stazione per un guasto, non nuovo, ad Airole. Si sono accumulati 50 minuti di ritardo. Il guasto si è ripetuto in serata e il treno delle 16.20 da Ventimiglia non è partito. Quello da Cuneo si è fermato a Breil ed è stato soppresso nella tratta rimanente per scendere a Ventimiglia.

Gli addetti dell’Osservatorio Ferrovia del Tenda e anche del personale di Trenitalia che in questa tragica giornata hanno dato assistenza ai viaggiatori morale e informativa raccontano: “Cinque utenti hanno proseguito con un papà di uno di loro che ha fatto da taxi, 20 hanno preso il bus della linea 25 e altri 3 quello per Nizza”.

Il treno che ha dovuto interrompere la corsa a Breil è tornato indietro. Partito con 88 minuti di dilazione, per un altro guasto ha ancora allungato i tempi di percorrenza. Con enorme ritardo, tra gli altri, recupera la signora Cathy, sola, in attesa da ore nella fredda e buia stazione di La Brigue. A vivere il disservizio anche un gruppo di guide e accompagnatori italiani e francesi accreditati per le visite del sito archeologico della Valle delle Meraviglie al Museo di Tenda per una formazione. Oltre due ore di attesa sui binari.

“Una parte di loro – racconta Mino Tosello,  guida naturalistica di Limone – di Annecy e del Queyras sono arrivati in pulmino a Borgo e hanno preso il treno per fare prima. Il ritardo e la mancanza di informazione sono stati una figuraccia internazionale”.

Per finire la giornata i due treni del pomeriggio da Ventimiglia a Cuneo sono stati soppressi.

Il servizio ferroviario è diventato inaccettabile e tutto questo avviene proprio nei giorni in cui si è celebrato il terzo anniversario della firma del Trattato del Quirinale che tra i suoi impegni forti ha quello di migliorare i trasporti e i collegamenti tra Italia e Francia. I governi e le regioni ora devono impegnarsi a fondo per la sua immediata applicazione.

Intanto lo scontento monta e l’Osservatorio Ferrovia del Tenda, Coordinamento Mobilità Integrata e sostenibile e altre associazioni di pendolari hanno pubblicato una petizione on line sulla piattaforma Change.org indirizzata al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente, al Consiglio regionale, all’Assessorato Trasporti e Infrastrutture e alla Commissione Trasporti  della Regione Piemonte, all’Agenzia della Mobilità Piemontese. In neppure due giorni sono state raccolte poco meno di 2000 firme.

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Le associazioni chiedono: “l’adozione di provvedimenti sostanziali e strutturali affinché venga erogato un servizio degno, che sia efficace ed efficiente, che rispetti i diritti degli utenti ma anche delle condizioni contrattuali, per l’SFM e l’SFR, sottoscritte dalla Regione e da Trenitalia”.

E anche il 29 dicembre è ancora una giornata cominciata male. Il viaggio delle 6.18 da Ventimiglia diretto a Cuneo è stato cancellato per il perdurare del danno ad Airole. Il treno da Cuneo delle 6.41 alle 7 non era ancora partito.

 

 





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